Procida è molto legata alle tradizioni, e partecipa con intensità a tutti gli avvenimenti che sintetizzano la storia religiosa, contadina e marinara: la Processione del Cristo Morto e dei Misteri, degli Apostoli, e la Sagre. La Processione si svolge all’alba del Venerdì Santo. Da Terra Murata, a braccia, giovani isolani (riuniti nell’Associazione “I Ragazzi dei Misteri”) sostengono i cosiddetti Misteri, tavole iconografiche con episodi della vita e morte del Cristo. La sera del Giovedì Santo ha luogo invece la Processione degli Apostoli incappucciati che visitano i cosiddetti Sepolcri, allestiti nelle otto parrocchie procidane. Questa processione è organizzata dalla Confraternita dei Bianchi, quella del Venerdì Santo, dalla Confraternita dei Turchini. Oltre ai Misteri, nel corteo del Venerdì, viene portata a spalla la statua lignea del Cristo Morto, opera dello scultore napoletano Carmine Lantriceni. I partecipanti indossano veste bianca e mantellina turchina. L’evento sprigiona forte commozione, sull’onda delle marce funebri della banda.
La Sagra del mare
La “Sagra del Mare”, al di là dell’aspetto ludico, vive di due momenti: il lancio a mare della corona di alloro, nelle acque del canale di Procida, e l’elezione della Graziella, che ricorda la protagonista dell’omonimo romanzo di Alphonse Lamartine, scritto nel 1852. Lo scrittore si innamora della fanciulla che muore d’amore alla sua partenza per Parigi. L’elezione della Graziella rinnova la dolcezza delle donne procidane che, per l’occasione, indossano il costume d’epoca, alla greca.
Nel segno del turismo culturale, vanno ricordati il “Premio Letterario Elsa Morante” e “l’Isola del Postino” manifestazione che valorizza l’indissolubile rapporto che lega Procida al cinema. Emozionante e suggestivo nel centro storico la rappresentazione vivente del Presepe. In ambito enogastronomico sono da non perdere la “Festa del Carciofo”, la “Sagra del Vino”, la “Festa del Limone”, la “Sagra del Pane e dei piatti tipici”.